La Ue a Trump: 'Sulle nostre regole decidiamo noi'.
Crosetto: 'A Trump l'Europa non gli serve'
di Piero Barendson
"Quando si tratta di decisioni che riguardano l'Unione
europea, queste vengono prese dall'Unione europea, per l'Unione europea,
comprese quelle che riguardano la nostra autonomia normativa, la tutela della
libertà di espressione e l'ordine internazionale fondato sulle regole".
Lo riferisce un portavoce della Commissione Ue in risposta
alla strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. "Il partenariato
transatlantico è unico e, come sempre, gli alleati sono più forti
insieme", evidenzia.
"La traiettoria della politica americana era evidente
già prima dell'avvento di Trump che ha soltanto accelerato un percorso
irreversibile. Gli USA hanno in corso una competizione sempre più difficile,
complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve
essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l'Eu gli serve poco o nulla in questa competizione".
Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, con un post su X dove ha
commentato la Strategia di sicurezza nazionale Usa, aggiungendo che "ogni
decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il
rafforzamento degli Usa nella competizione con la Cina".
Secondo quanto scrive Crosetto al presidente degli Stati
Uniti, l'Unione Europea non serve "perché non ha risorse naturali
particolarmente rilevanti o utili. Perché sta perdendo la competizione
sull'innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché,
rispetto ai nuovi attori del Mondo, è piccola, lenta e 'vecchia'. I motivi per
cui lo abbia fatto anche con un po' di asprezza non sono nemmeno loro una
sorpresa perché i suoi giudizi (e quelli di molti esponenti repubblicani o
maga) su alcune posizioni e scelte politiche dell'Unione sono note da
anni".
Per il ministro della Difesa però "il tema principale
non è l'Ue. Come si nota dal poco spazio dedicato al vecchio continente, nella
strategia resa nota ieri. Ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con
un solo obiettivo: il rafforzamento degli Usa nella competizione con la
Cina".
Un approccio che Crosetto definisce "pragmatico, senza
sentimenti o legami, utilitaristico ed esclusivamente orientato alla supremazia
economica e tecnologica nei prossimi anni perché significa supremazia in questo
secolo. Nulla di nuovo, per chi lo avesse seguito negli anni, nulla di strano
rispetto alla visione americana consolidata. É questo scenario (come dicevo
ampiamente previsto) quello nel quale devono essere definite le scelte, le
decisioni, le strategie delle nazioni più piccole (come noi)".
Perché "anche noi abbiamo bisogno di risorse. Perché
anche noi abbiamo bisogno di tecnologie. Perché anche noi abbiamo bisogno di
far crescere la nostra economia e difendere il nostro spazio di ricchezza. Non
per esercitare una supremazia su qualcuno ma per garantirci futuro".
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