Mario
Schifano in mostra alle Gallerie d'Italia di Napoli. Oltre 50 opere del grande
protagonista della Pop Art
NAPOLI
- Alcuni dei maggiori capolavori di Mario Schifano sono in mostra
alle Gallerie d’Italia di Napoli fino al 29 ottobre 2023 in
un’esposizione dal titolo Mario Schifano: il nuovo immaginario. 1960-1990.
Un’occasione imperdibile per avvicinarsi al percorso artistico del pittore che
lo pone fuori dagli schemi del formalismo borghese della sua epoca. L’artista,
con il suo carisma e la sua creatività, ha saputo ergersi a vera e propria rockstar
della pittura italiana e internazionale del XX secolo, sino a divenire uno
dei protagonisti più iconici della Pop Art dei “favolosi anni Sessanta” e non
solo.
La
curatela della mostra è affidata a Luca Massimo Barbero, curatore
Associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea di Intesa
Sanpaolo. Le opere presentate provengono dalla Collezione Intesa
Sanpaolo, da importanti istituzioni culturali come il Museo del
Novecento di Milano e la Galleria Internazionale d'Arte
Moderna Cà Pesaro di Venezia, oltre che da gallerie d’arte e collezioni
private nazionali e internazionali e l’esposizione è frutto anche della collaborazione
con l’Archivio Mario Schifano.
Attraverso l’esposizione di oltre 50 suoi lavori -
suddivisi tematicamente sala per sala - il visitatore può ripercorrere lo
sviluppo concettuale e la versatilità espressiva dell’artista. A cominciare dai
suoi primi rarissimi monocromi - letti da subito dalla critica
anche come dei particolari, delle inquadrature -
che non ancora trentenne ne decretarono l’interesse da parte dei più importanti
galleristi, fra cui l’americana Ileana Sonnabend, dalla cui collezione proviene
l’opera qui esposta Tempo Moderno, del 1962, che ha consacrato
Schifano sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.
Si
passa quindi al tema delle insegne - capeggiate da Esso e Coca
Cola - e alle sperimentazioni paesaggistiche del nostro bel Paese, sino alla
costante attenzione dell’artista per l’approfondimento della storia dell’arte,
con i suoi lavori di rivisitazione della pittura classica, o mediante un’altra
importante opera qual è Futurismo rivisitato, che si rifà ai
maestri Giacomo Balla, Gino Severini e Carlo Carrà, introducendo il tema del
movimento della figura umana.
Il
percorso eclettico dell’artista
Per
la prima volta, in questa occasione, è esposto un nucleo di opere degli
anni Settanta denominate Paesaggi TV, presenti nella Collezione Luigi e
Peppino Agrati e oggi parte del patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo. Ne
fanno parte lavori in cui il talento pittorico di Schifano raffigura alcuni
suoi stessi scatti fotografici incentrati sulla nuova serialità omologata della
televisione, con un focus particolare su fatti di cronaca e sulla pubblicità.
In queste opere è possibile notare le influenze artistiche di maestri quali
Giorgio De Chirico, Leonardo Da Vinci e Pablo Picasso.
L’esposizione prosegue
nel grande salone Toledo al piano terra con le opere di maggiori dimensioni,
compresi tre grandi teleri contemporanei, realizzati da Schifano a partire
dai primi anni Settanta, sino agli inizi degli anni Novanta. Emergono qui
le numerose contaminazioni con i maggiori poeti e intellettuali del suo
tempo, a cominciare dalle incursioni nella nascente cultura pop americana,
che scaturiscono da incontri e confronti artistici con importanti figure come
Andy Wharol, Truman Capote, Mick e Bianca Jagger.
È
proprio attingendo alla dilatazione raffigurativa degli spazi urbani e
paesaggistici, tipica della nuova tendenza d’oltreoceano degli anni Cinquanta,
che Schifano diviene, nel decennio successivo, assoluto precursore in Europa
nella realizzazione di grandi opere su tela. Quelle esposte in questa mostra
sono il frutto di una committenza del 1990 e si sono miracolosamente salvate da
un incendio che ha distrutto gran parte di questa produzione: qualche
danneggiamento è tuttora visibile, ma è l’artista stesso a considerare questi
segni come emblema della vitalità delle sue opere, sopravvissute alle fiamme.
Un
altro interessante aspetto, meno noto al grande pubblico, è quello
dell'attenzione che Schifano aveva verso i mezzi televisivi. In
alcune delle opere in mostra l’artista sovrappone la pittura di grandi
dimensioni a immagini televisive scelte da lui nel flusso ininterrotto delle
trasmissioni, quasi a voler sfidare i nuovi formati altamente scenografici e
spettacolari proposti dalle realtà tecnologiche.
Una
mostra-evento, dunque, di rara originalità e completezza espositiva, con la
presenza di numerosi capolavori, molti dei quali inediti. Un allestimento
narrativo intenso e coinvolgente, reso possibile anche da nuovi recenti studi
sull’artista grazie all’Archivio Mario Schifano di Roma e dalla particolare
struttura architettonica di Gallerie d’Italia di Napoli, in grado di offrire in
ciascuna sala tematica spazi di silenzio e di contatto introspettivo con le
opere.
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