§GRANDI VINI E ALTA CUCINA§

 

Nel calice diSoreli" c'è il bel sole del Collio. E' l'etichetta di punta dell’antica azienda Pighin  

di Paola Jadeluca

 

Soreli in friulano sta per sole, un nome scelto apposta dall’azienda agricola Pighin per l’etichetta di punta della casa, il Soreli Bianco Collio Doc. Fondata nel 1963, nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, terra di tradizioni vinicole secolari, l’azienda agricola è un’eredità famigliare fondata sulla qualità e il rispetto per l’ambiente: da generazioni, la famiglia Pighin si dedica con cura alla coltivazione dei suoi vigneti, che si estendono su due prestigiosi terroir: il Friuli Grave e il Collio.

 

Con 160 ettari a Risano e 30 ettari a Capriva, l’azienda opera in due cantine autonome, immerse in paesaggi vitivinicoli tra i più vocati d’Italia. La filosofia di Pighin si basa su un’attenzione meticolosa ai vigneti e alla sostenibilità, un binomio che guida ogni fase del processo produttivo. La gestione diretta dei vigneti di proprietà permette un controllo totale sulla filiera produttiva, dalla vigna alla bottiglia, consentendo di ottenere un prodotto che riflette fedelmente il carattere del territorio.

 

Non manca l’innovazione: negli ultimi anni, l’azienda ha avviato importanti investimenti volti al rinnovamento dei vigneti, con una particolare attenzione alle uve autoctone come Ribolla Gialla, Friulano e Malvasia Istriana, oltre al Sauvignon e il Pinot Grigio. Fondamentale è da sempre anche l’approccio rigoroso alla selezione clonale delle barbatelle, provenienti dai vivai di Rauscedo. La tecnica di allevamento Guyot, con una densità d’impianto che varia dai 4000 ceppi/ha a Risano (Friuli Grave) ai 6000 ceppi/ha a Capriva (Collio), testimonia, infine, la ricerca continua della massima espressione qualitativa.

 

Soreli Bianco Collio DOC riflette anni di tradizione, ricerca e rispetto per le origini. Nei luoghi di Spessa di Capriva, tra i 150 e i 180 metri s.l.m., su dolci pendii dalla parvenza anfiteartrale esposti a sud-ovest, si sviluppa il vigneto che dà vita al Soreli Bianco Collio DOC, espressione pura del terroir. L’uvaggio è un elegante equilibrio tra Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia, varietà autoctone che qui trovano la loro massima espressione. La vinificazione esalta le caratteristiche del vino: le uve vengono criomacerate in un vinificatore Ganimede per circa un giorno. Dopo la pigiatura soffice sottovuoto, una parte delle uve fermenta in vasche inox termocondizionate e l’altra tonneaux di rovere naturale e barrique di rovere leggermente tostato di Slavonia, conferendo a questo vino profondità e complessità aromatica. Infine, la lisi sui lieviti fecce fini per acquisire ulteriore complessità, struttura, eleganza e una complessa identità sensoriale.

 

E' un vino intrigante. La vendemmia 2021 ha un giallo paglierino intenso, attraversato da bagliori luminosi, solari, appunto. Al naso, il vino si apre in un bouquet intrigante e raffinato, dove le note fruttate di albicocca, cera d’api, buccia d’ arancio candita si intrecciano con quelle floreali di acacia, zagara e camomilla e una gradevole balsamicità finale di menta selvatica.

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(Paola Jadeluca giornalista di Repubblica per oltre 30 anni, curatrice del settimanale Affari & Finanza, esperta tra l'altro di vini e cucina