I GRANDI VINI E LA BUONA CUCINA

 

Ornellaia, la Vendemmia d’Artista celebra la “Proporzione”, edizione limitata che interpreta l’annata 2020. All’asta a settembre.  

di Paola Jadeluca

 

ROMA - L’asta si terrà il prossimo settembre, ma già c’è grande attesa per gli esemplari di Ornellaia Vendemmia d’Artista, ovvero le bottiglie della casata Frescobaldi dell’annata 2020 con un’etichetta d’autore, firmata quest’anno dall'artista americano Joseph Kosuth. Dal 2009, con l’uscita del millesimo 2006, la casata toscana riserva una produzione limitata a un progetto artistico dedicata alla personalità dell’annata stessa, che quest’anno celebra “La Proporzione”.

 

Lo scorso anno era stato il “Vigore” a caratterizzare l’annata e l’edizione d’artista, battuta da Sotheby’s online, ha realizzato 302 mila dollari. Ricavato devoluto in beneficienza alla Fondazione Solomon R.Guggenheim per il progetto Mind’s Eye, pensato per permettere la fruizione dell’arte ai non vedenti. Un programma di collaborazione tra la casata toscana e il museo americano che va avanti da diversi anni per consentire l’accessibilità all’arte attraverso l’uso dei sensi e che finora ha totalizzato una donazione complessiva di 2 milioni e 302mila dollari.

 

Perché la Proporzione. “Il 2020  ha saputo trasmettere al vino le giuste caratteristiche di ogni vitigno - ha spiegato il direttore Heinz nel corso di una conferenza video mondiale-  una cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot in perfetto rapporto tra loro.

 

Joseph Kosuth è considerato uno dei massimi esperti e teorici dell’arte concettuale e ha incentrato la sua interpretazione della Proporzione sulla parola "vino": sull’etichetta ha creato un albero genealogico delle lingue, ispirato dalla quercia di Bellaria, simbolo della tenuta di Ornellaia a Bolgheri (Livorno) con la traduzione della parola vino in tutte le lingue che derivano dalla radice indoeuropea. Una citazione di Vitruvio completa l’opera. Un progetto in evoluzione che parte dal disegno per l'etichetta da 750 ml, prosegue nelle opere realizzate per i grandi formati, fino all'opera site-specific progettata per la tenuta.

 

Orneallaia è tra le etichette blasonate al top nel Liv-ex, il mercato secondario dei Fine Wine, tra quelle che tengono alte le quotazioni di mercato del LIv-ex Italy 100. Dall'inizio del 2015 l'indice Ornellaia, che traccia l'andamento dei prezzi delle dieci annate più recenti, è salito del 75,6%, il prezzo medio per cassa viaggia attorno alle 1.841 sterline. I collezionisti si contendono questa etichetta, quando si tratta di aste particolari come quella dedicata alle edizioni limitate Vendemmia d’Artista le quotazioni lievitano.

 

Per quanto riguarda il vino. L’annata Ornellaia 2020 Bolgheri Superiore Doc Rosso, si tratta di un vino prodotto da un cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Varietà combinate ogni anno in percentuali diverse a seconda delle differenti caratteristiche della vendemmia. Un blend che viene individuato solo attraverso i ripetuti assaggi delle diverse varietà e delle differenti combinazioni. Assaggi effettuati ogni anno da Axel Heinz, direttore di Tenuta e dal suo team tecnico guidato dall'enologo Olga Fusari.

 

«Nel caso di Ornellaia 2020 – ha spiegato Axel Heinz - sono state necessarie più sessioni di assaggio per individuare l'assemblaggio giusto che è sempre diverso. Non si tratta certo di una scienza esatta”. L’annata è stata punteggiata da freddo e pioggia alternati a lunghi periodi di siccità e caldo. Dopo un’estate quasi perfetta, c'è stato un abbassamento della temperatura a fine settembre “che ha portato a vini di grande finezza e ricchezza aromatica. Ornellaia 2020 è ben strutturato, riempie il palato con la sua trama tannica densa ed elegante e sul finale è persistente e lascia una splendida freschezza”.

Dall’opera della natura, all’opera dell’uomo: «La proporzione non è solo l’equilibrio degli elementi per l’occhio –  ha detto Kosuth - ma è anche un equilibrio di tutti gli elementi che la rendono un’entità di perfezione di ciò che significa per il mondo, formandola così anche come concezione».

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(Paola Jadeluca giornalista di Repubblica per oltre 30 anni, curatrice del settimanale Affari & Finanza, esperta, tra l'altro, di vini e cucine)