O'Leary capo di Ryanair: "Una mano
guida gli attacchi contro noi"
ROMA
- "Da qualche parte ci deve essere una mano che guida" certi attacchi
contro Ryanair: "forse sono troppo aggressivo, non tratto i burocrati come
il presidente Enac Di Palma come loro vorrebbero, ma ho buone relazioni con
questo governo, mai state migliori. Ho incontrato Salvini, il presidente della
Calabria Occhiuto di recente è venuto a Dublino dopo che abbiamo aperto la base
di Reggio Calabria. E poi l'Antitrust apre un procedimento 'sciocco' come
quello contro di noi" per il rischio di abuso di posizione dominante
quando "una sentenza della Corte d'Appello di Milano del gennaio 2024
spiega che non abbiamo nessuna posizione dominante. Dovrebbero attaccare le Ota 'pirata' non noi".
Lo
afferma - parlando all'Adnkronos - il ceo del gruppo Ryanair, Michael O'Leary,
in Italia alla vigilia di una audizione in Antitrust sulle presunte limitazioni
alla concorrenza operate dalla compagnia aerea in materia di vendita di
biglietti.
"eDreams
dice che il loro business crollerà senza l'accesso ai biglietti di Ryanair, ma
ha 'servizi Premium' con cui alla fine in realtà il consumatore paga un prezzo
più alto: sembra che ci sia un piccolo sconto sulle nostre tariffe ma
aggiungendo presunti 'privilegi' si paga di più" osserva il manager
irlandese. "Il cliente non sa che sta pagando di più per servizi inutili,
pensa che siano prezzi di Ryanair" spiega.
"L'Antitrust
si è già espressa con una sentenza nel 2010 contro eDreams ma oggi dice che
Ryanair deve essere fermata: è vero, siamo grandi, ma perché siamo cresciuti,
siamo monopolisti su alcune rotte come quelle su Reggio Calabria ma solo perché
le abbiamo create noi. Non capisco dove vuole arrivare l'Antitrust: vuole
consentire alle Ota (online travel agencies) 'pirata' di ricaricare i nostri prezzi o vuole
limitare la nostra crescita? Alla fine sarà il
consumatore a pagare", continua il Ceo.
"In
questi anni di sicuro abbiamo fatto errori - ammette - ma è almeno un decennio
che combattiamo i 'pirati'" delle prenotazioni online come eDreams:
Internet è un far west con poca protezione dei consumatori. A eDreams affermano
che noi cerchiamo di bloccarli nella vendita dei nostri biglietti. Non è
vero". "Noi cerchiamo solo di impedirgli di applicare ricarichi sui
nostri biglietti e sui nostri servizi accessori: poi se il cliente vuole pagare
un sovrapprezzo per il servizio di eDreams, faccia pure. Ma - continua O'Leary
- non deve pensare che sta dando i soldi a Ryanair".
O'Leary
ricorda come nel settore viaggi e ospitalità "ci sono due modelli di
business: Ryanair cerca di evitare al settore aereo quello che Booking ha fatto
in quello alberghiero, imponendo il loro servizio e ricaricando i prezzi del
20%. Noi all'origine avevamo a che fare con le agenzie di viaggi che
ricaricavano del 10%. Ma noi siamo riusciti ad affermare il modello di
prenotazione diretta eliminando i costi legati alla distribuzione dei
biglietti". "Sono convinto che abbiamo ragione: sempre più Ota (online travel agencies)
hanno stretto accordo con noi" ricorda il manager irlandese.
Il
procedimento dell'Antitrust nei confronti di Ryanair
L'Antitrust
ha avviato un ''procedimento cautelare'' nei confronti di Ryanair ''volto a
verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari all’adozione di
misure cautelari atte a ripristinare e mantenere condizioni concorrenziali nel mercato''. La misura è contenuta nel bollettino
dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, in cui si precisa che la
verifica è volta ad ''accertare un possibile abuso di posizione dominante''
consistente nel ''precludere gli acquisti da parte delle agenzie di viaggio'' dei biglietti tramite il sito internet della
compagnia aerea, e ''nell’offerta di condizioni peggiorative tramite gds''.
In
questo modo, secondo l'Antitrust, si impedisce e/o ostacola le agenzie stesse
nella vendita di biglietti, ''al fine di favorire le vendite dirette di
biglietti aerei sul proprio sito e così pregiudicando lo svolgimento di una
concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno
delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori
che si avvalgono di tali operatori''. L'Agcm spiega
che Ryanair avrà 8 giorni di tempo per presentare memorie scritte e documenti;
inoltre avrà 5 giorni per chiedere un'audizione dinanzi al collegio. (di Massimo
Germinario)
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(Credits:
Adnkronos)