"Shutdown" cancellati ben 700 voli negli Usa e da lunedì si raddoppia

 

NEW YORK - Sono ben 700 i voli cancellati nei principali 40 aeroporti degli Stati Uniti, oltre il 3% di quelli programmati, in quello che è il primo giorno di riduzione dei movimenti aerei a causa dello shutdown che costringe i controllori nelle torri a lavorare da oltre un mese senza stipendio, mentre nei centri radar in molti si mettono in malattia. Ma è solo un antipasto. Perché le partenze annullate saliranno progressivamente al 10% nel fine settimana, più che raddoppiando le cancellazioni nel Paese e mentre si avvicina il vero periodo di picco: il Giorno del Ringraziamento a fine novembre.

 

Per tutta la giornata di giovedì 6 novembre le compagnie aeree statunitensi hanno cercato di capire nel dettaglio le misure annunciate il giorno prima dal Dipartimento dei Trasporti Usa e della Faa. Il governo statunitense è dovuto intervenire, riducendo i movimenti, perché preoccupato che le troppe assenze tra i controllori di volo e dal rischio aumentato di disastri aerei nel Paese. Soltanto in serata, a poche ore dall’avvio delle cancellazioni, i vettori sono riusciti a stilare la lista delle partenze cancellate.

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