Trump offre
al Giappone il Boeing F-47. E' una mossa contro il
caccia Gcap europeo
di
Gianni Dragoni
ROMA (Poteri
Deboli) - Donald Trump apre un nuovo fronte nella guerra, non solo
commerciale, con l’Europa. La battaglia si combatte in Giappone. Il presidente
degli Stati Uniti ha proposto a Tokyo di comprare il futuro cacciabombardiere
americano F-47. L’aereo verrà costruito dalla Boeing e dovrebbe volare
prima della fine del mandato di Trump, cioè entro il 20 gennaio 2029. Questa
mossa potrebbe abbattere o ritardare il Gcap, il costoso progetto di
nuovo aereo da guerra di sesta generazione che l’Italia sta portando avanti con
Gran Bretagna e Giappone.
Cos’è il
Gcap
Il Gcap
(“Global combat air programme”)
è un accordo tra i tre governi, la costruzione del velivolo è affidata a una
joint venture tra le industrie dei tre paesi, Bae
Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries, con quote del 33,3%
ciascuna. Il nuovo aereo, battezzato a Londra Tempest, dovrebbe essere
operativo nel 2035 e sostituire l’Eurofighter. Tuttavia
i tempi potrebbero allungarsi di alcuni anni, sia per
la complessità tecnologica sia per gli elevati costi, almeno 40 miliardi di
euro. L’Ad di Leonardo, Roberto Cingolani, ha detto che il costo
potrebbe arrivare a 100 miliardi. L’Italia ha già
stanziato quasi 8 miliardi.
La
telefonata al premier giapponese
L’iniziativa
di Trump è stata rivelata dal giornale giapponese Asahi Shimbun
ed è stata ripresa da testate web straniere, ha riferito Analisi Difesa. Il
29 maggio in una telefonata Trump ha chiesto al primo ministro giapponese
Shigeru Ishiba di valutare l’acquisto dell’F-47.
Trump il 21 marzo ha scelto Boeing per sviluppare il successore dell’F-22
(fabbricato da Lockheed Martin come l’F-35) con un contratto da 20 miliardi di
dollari. Ha chiamato il nuovo aereo F-47, perché è il 47mo
presidente degli Stati Uniti.
Contratto
salva Boeing
Un contratto
“salva Boeing”, il gruppo aerospaziale è in crisi acuta, a causa dei due
incidenti del Boeing 737 Max di Lion Air del 2018 e di Ethiopian
Airlines del 2019, con 346 morti. Dal 2019 Boeing ha accumulato più di 35
miliardi di perdite e ha avuto più amministratori delegati (tre) che gli
allenatori della nazionale italiana di calcio (due). Boeing adesso è coinvolta
nell’incidente del 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno
con 242 persone a bordo (un solo sopravvissuto, ma i morti sarebbero più di 300
con le vittime a terra). E’ il primo incidente mortale
per il jet di lungo raggio la cui fusoliera viene prodotta in Italia da
Leonardo a Grottaglie.
Mercato da
centinaia di miliardi
Secondo la
testata indiana Eurasian Times, Trump ha detto a Ishiba che è disponibile a esportare l’F-47 con capacità
ridotta “del 10%” a nazioni alleate. Il Giappone ha già acquistato l’F-35 (43
consegnati finora). Secondo analisti militari se il Giappone scegliesse
l’F-47 o un’ulteriore fornitura di F-35 probabilmente si ritirerebbe dal Gcap.
Questo potrebbe far saltare il programma lanciato in Europa. Difficilmente
Gran Bretagna e Italia sarebbero in grado di sostenerne il costo da sole. In
quel caso l’F-47 resterebbe l’unico cacciabombardiere avanzato dei paesi
occidentali, a parte i jet russi o cinesi. Sarebbe un grande affare per
l’industria americana delle armi, che potrebbe fare man bassa di commesse
per centinaia di miliardi in tutto il mondo, come avviene per l’F-35.
La partita
dei dazi
Un acquisto di
aerei americani potrebbe favorire anche il negoziato tra Tokyo e Washington sui
dazi. L’entrata a gamba tesa di Trump è avvenuta mentre l’industria mondiale si
prepara al salone di Le Bourget, un festival di aerei e armi che si svolge da oggi
al 22 giugno a Nord di Parigi. Nell’edizione precedente, due anni fa, fu
annunciata la firma di contratti per 150 miliardi di dollari, tra aerei civili
e militari e altro.
Airbus
davanti a Boeing
Airbus, il
gigante di casa, mantiene il primato nella produzione di jet commerciali con
più di 100 posti, l’anno scorso 766 contro i 350 di Boeing. Nei primi cinque
mesi di quest’anno Airbus ne ha consegnati 243, il gruppo americano 220.
Boeing quest’anno è in vantaggio con gli ordini netti di nuovi aerei, 512
rispetto ai 215 di Airbus.
A Le
Bourget aerei, armi e missili
Sulle piste di
Le Bourget non sono in mostra solo aerei civili e militari, ci sono anche missili
di Mbda, la società tra Airbus, Bae e Leonardo che ha fornito i Samp-T all’Ucraina.
L’anno scorso Mbda è stata strigliata dal ministro
della Difesa, Guido Crosetto, perché non produceva missili abbastanza
rapidamente. Si esibirà in volo il caccia Rafale di Dassault, in mostra
radar e sistemi di difesa di Thales, dell’americana Raytheon,
numero uno mondiale dei missili, i prodotti dell’israeliana Iai, missili, droni, radar.
Il superelicottero di Sikorsky (Lockheed)
E’ atterrato a Parigi il nuovo
elicottero militare di Sikorsky (Lockheed) S-97, che in febbraio a Palm
Beach ha volato davanti a una settantina di delegazioni straniere, comprese
Aeronautica, Marina ed Esercito italiani. L’S-97 utilizza la tecnologia
innovativa X2, con un doppio rotore coassiale, uno gira in senso contrario
all’altro, per dare stabilità, mentre l’elica posteriore ha una funzione
spingente, capace di una velocità vicina a 500 km orari, il doppio degli
elicotteri tradizionali.
In tre
nella gara Nato
Con questa
macchina Sikorsky partecipa alla gara Ngrc per il
nuovo elicottero multimissione dei paesi Nato fuori dagli Usa, che secondo
fonti industriali ha un potenziale fino a mille velivoli, per 35-40 miliardi di
euro. Gli americani hanno proposto a Leonardo di fare l’operazione insieme con
una jv, ma Cingolani ha preferito un’altra strada, quella del “tilt rotor”, il convertiplano, nel quale Leonardo ha già
investito oltre un miliardo, ma l’Aw609 non ha ancora ottenuto la
certificazione civile al volo. Per la gara Ngrc
Leonardo si è alleata con l’americana Bell, che a fine 2022 ha battuto Sikorsky
nella gara americana per un elicottero militare d’assalto, il Flraa, con il V 280 Valor. Terzo incomodo nella gara è
Airbus.
Aumenta il
peso di Airbus in Italia
Con la crisi
di Boeing è aumentato il peso industriale di Airbus in Italia. Oltre a parti
dell’A321, Leonardo costruirà anche la fusoliera posteriore del più piccolo
A220. “Airbus ha aumentato del 30% le forniture provenienti dall’Italia
rispetto al pre-Covid”, ha detto Valerio Moro,
nuovo capo di Airbus in Italia. Nessun progresso invece nei colloqui tra
Leonardo, Thales e Airbus per una razionalizzazione nell’industria spaziale dei
satelliti: “Con Leonardo e i nostri partner ci sono discussioni non
vincolanti”. Ma le posizioni sono distanti.
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(Articolo
apparso sul blog Poteri Deboli e sul Fatto Quotidiano. Per contattare Gianni
Dragoni: gdcube3@gmail.com
su X: @gianni_dragoni)
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