''Con i Superyacht sfidiamo ogni
tempesta''. Parla Alberto Galassi amministratore delegato di Ferretti Group
di Paola Jadeluca - Financialounge
“Abbiamo
chiuso il terzo trimestre del 2024 registrando un nuovo record di marginalità,
che si attesta al 16% e un Ebitda di 138,2 milioni di euro, in aumento del
10,7%, confermando la solidità a lungo termine del nostro modello di business”.
Intervistato da 'Financialounge.com' Alberto Galassi, amministratore
delegato di Ferretti Group - tra i primi al mondo nella progettazione e
costruzione di motoryacht e navi da diporto - illustra i risultati dei primi
nove mesi dell’anno.
Ferretti
Group, quotata su Hong Kong Stock Exchange e su Euronext Milano, è una public
company sostenuta da investitori italiani e internazionali e fa parte del
ristretto club delle società dual listed. Con
i suoi sette marchi è un fiore all’occhiello del Made in Italy, saldamente
ancorata al nostro paese sia nello stile che nella produzione: Riva, Wally,
Ferretti Yachts, Pershing, Itama, CRN e Custom Line. Marchi che hanno fatto
la storia della nautica, come gli Aquarama Riva: a
bordo dei modelli storici venivano immortalati Brigitte Bardot abbracciata a
Gunther Sachs; Elizabeth Taylor e Richard Burton. Ma anche lo Scià di Persia e
Onassis con Jacqueline Kennedy. Nel tempo non hanno perso il loro fascino,
tanto da essere corteggiati dai big del lusso mondiale.
Avvocato, classe 1964, già alla guida di Piaggio Aero, che ha portato fino a
vendere un numero record di velivoli P.180, Aberto Galassi è approdato nel
gruppo Ferretti nel 2014 e ha imposto un nuovo corso alle strategie e ai
bilanci della holding.
Lo
scenario aziendale per i primi nove mesi dell’anno era stato, come dicono gli
analisti, conservativo. A cosa attribuite maggiormente questa leggera
flessione? L’ultimo trimestre segna comunque un rimbalzo positivo con record di
marginalità che ha portato la conferma del rating Outperform.
“Tra gennaio e settembre il gruppo ha registrato ricavi in crescita del 3,8%,
raggiungendo 865,3 milioni di euro, mentre l’utile netto si conferma
sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con
62,2 milioni di euro. La flessione è principalmente attribuibile alla
normalizzazione della raccolta ordini dell’anno e ad un’importante raccolta
ordini avvenuta a trimestre già concluso. Ad oggi però, grazie al buon
andamento degli ordini nel quarto trimestre, possiamo affermare di aver
raggiunto il nostro livello più alto di portafoglio ordini, che si attesa a 1,6
miliardi di euro.
Il
mercato Usa anche ha mostrato un certo rallentamento. Come siete posizionati?
“La regione delle Americhe ha contribuito per il 26,3% ai ricavi complessivi
del gruppo nei primi nove mesi del 2024, confermandosi uno dei nostri
mercati principali, con una solida base di crescita. Il rallentamento
osservato è principalmente attribuibile a una fase di attesa in vista delle
appena concluse elezioni americane, un fenomeno periodico che non compromette
la nostra ottimistica visione futura su questo mercato. Le prospettive di
crescita negli Usa sono supportate dai segnali incoraggianti provenienti dalle
negoziazioni in corso e dalla fine del periodo di attesa pre-elettorale”.
La
domanda di superyacht è la più forte. Cosa comporta per le strategie di
crescita del gruppo?
“Il segmento Super yacht ha mostrato una crescita significativa
nella raccolta ordini del Gruppo, raggiungendo 127,3 milioni di euro nei primi
nove mesi del 2024 e rappresentando il 40% del nostro portafoglio totale, in
aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una performance che
riflette il solido posizionamento di Ferretti Group in questo segmento, frutto
della capacità di valorizzare i nostri marchi e di rispondere efficacemente
alla domanda di un settore in forte espansione. L’alta domanda rappresenta una
importante leva strategica per il Gruppo, che continua a investire in
innovazione e a rafforzare la propria capacità produttiva per soddisfare le
esigenze dei clienti e consolidare la propria posizione nel mercato globale dei
superyacht. Il nostro cantiere di Ancona, divenuto nel 2019 la
Superyacht Yard del Gruppo, si conferma uno dei poli produttivi più avanzati
d’Europa, dedicato alla costruzione dei modelli CRN, della Riva Superyachts Division, delle imbarcazioni Pershing 140 e dell’intera
flotta Custom Line. Abbiamo scelto di puntare su questo segmento per
ottimizzare la redditività, concentrandoci su modelli esclusivi e altamente
personalizzabili, che consentono margini più elevati, così come nel segmento
Made-to-measure, una nicchia che offre ampie
opportunità di profitto e un esempio di come il lusso possa essere modellato
sui desideri del cliente”.
Per
molti dei vostri competitor è stato il rallentamento della domanda cinese a far
sentire il suo impatto. Nel vostro caso?
“Non abbiamo una dipendenza significativa dal mercato cinese. Attualmente,
l'intera regione Asia-Pacifico contribuisce a circa il 4% del nostro
fatturato, una percentuale contenuta rispetto alle altre aree geografiche.
Questo dato riflette principalmente la mancanza di infrastrutture marine ben
sviluppate in molti Paesi dell'area, un fattore che limita la crescita del
settore nautico rispetto a mercati più consolidati come l'Europa e gli Stati
Uniti, che attualmente rappresentano la maggior parte del nostro fatturato.
Inoltre, la diffusione ancora limitata della cultura dello yachting in alcune
zone dell'Asia incide ulteriormente su questa tendenza”.
Il
settore a livello globale è in fase di concentrazione, può commentare lo
scenario di mercato?
“Il settore nautico globale sta vivendo una fase di consolidamento,
caratterizzata da un aumento significativo di operazioni di M&A. Tra il
2021 e il 2023 si sono registrate circa 400 operazioni M&A a livello
mondiale, con il Nord America che rappresenta oltre il 50% di queste attività.
La cantieristica italiana, leader mondiale nel segmento dei superyacht con una
quota del 54% in termini di volume, sta beneficiando di questo scenario. Il
settore sta aumentando la sua capacità produttiva e consolidando il ruolo
dell’Italia come centro di eccellenza globale, anche grazie all’export, che
rappresenta il 90% della produzione nazionale. Questa fase di concentrazione
apre opportunità per innovazione, sviluppo tecnologico e crescita nei mercati
emergenti, che sono trainati da un’espansione della base di ultra-high-net-worth individuals (UHNWI). Nei
prossimi anni, si prevede una crescita annuale del 5% per questa fascia di
clientela. Un contesto che offre ottimi margini di crescita, ma richiede ai
player del settore di adattarsi rapidamente alle dinamiche di mercato e agli
investimenti necessari per restare competitivi”.
Il
fascino dei vostri brand è legato, oltre che alle
tecnologie, anche al design e allo stile, in poche parole al lusso. Un aspetto
che ha visto arrivare un nuovo socio, nel 2016, Piero Ferrari, figlio di Enzo
Ferrari attraverso la holding di famiglia F Investments. Come si sposano le
tecnologie e il lusso nelle vostre strategie?
“Ferretti Group è sinonimo di lusso, innovazione, passione ed eccellenza. Con
il nostro portafoglio esclusivo, formato da sette brand
nautici di prestigio, non solo offriamo un design moderno, funzionalità
innovative e materiali di altissimo livello, ma proponiamo esperienze uniche,
dove ogni yacht diventa un’estensione di uno stile di vita e un simbolo di
eleganza e personalizzazione. Ogni imbarcazione è progettata per soddisfare le
esigenze individuali degli armatori, combinando prestazioni eccezionali,
tecnologie all’avanguardia e un comfort senza pari. Il lusso, per
Ferretti Group, è proprio questo: la possibilità di vivere momenti irripetibili
in un ambiente esclusivo, in totale privacy, dove l'armatore è sempre al
centro. Vendiamo isole private in mezzo al mare, rifugi esclusivi senza
confini, dove ogni desiderio trova risposta. Come una vera e propria casa
galleggiante, uno yacht rappresenta la massima espressione del lusso della
libertà, offrendo un’esperienza unica di privacy, comfort e sicurezza.
Prosegue
la costruzione del cantiere di Ravenna, in un porto in forte crescita,
ribattezzato la piccola Amsterdam. Quali le previsioni?
“Stiamo proseguendo a ritmo serrato la costruzione del cantiere di Ravenna
e investendo per la sua messa in operatività, che ci permetterà a breve di
ampliare e migliorare ulteriormente la nostra offerta, ottimizzando il mix di
prodotti e consolidando la nostra posizione in segmenti ad alto potenziale di
crescita e di marginalità, tra cui i segmenti Made-to measure,
Composite e Vela dei marchi Ferretti Yachts e Wally. Acquisito nel marzo
2023, già nel dicembre dello stesso anno sono state avviate le prime linee di
produzione dei brand Ferretti Yachts e Wally. Inoltre,
a gennaio 2024, abbiamo finalizzato l’acquisizione di ulteriori 30.000 metri
quadrati adiacenti al Cantiere San Vitale, portando a circa 100.000 metri
quadrati l’intera nuova area produttiva di Ravenna e aumentando la capacità
produttiva del Gruppo del 30%. Sarà pienamente operativo a partire dalla
seconda metà del 2025, diventando il principale arsenale del Gruppo a livello
nazionale, superando anche quello di Ancona”.
Il
futuro per la nautica è sempre più green. Una strada, però, come prova il
settore automobilistico, un poco impervia. Le vostre strategie e gli
investimenti per la visione green
“La nautica sta affrontando una trasformazione sempre più orientata verso la sostenibilità.
In un contesto così complesso e in evoluzione, è fondamentale adottare, tramite
strategie concrete, un piano strutturato e ambizioso, capace di guidare il
settore verso un futuro più responsabile attraverso investimenti in soluzioni
innovative e l’integrazione delle tecnologie più avanzate. Come Ferretti
Group, ci impegniamo a ridefinire il concetto di lusso sostenibile nella
nautica, con una visione che combina innovazione, design e rispetto per
l’ambiente. Con investimenti costanti, ci proponiamo di costruire un futuro in
cui tecnologia e natura convivano in armonia, offrendo esperienze uniche,
straordinarie e sostenibili ai nostri clienti”.
Può
fare degli esempi?
“Un esempio concreto del nostro impegno è il Riva El-Iseo, il primo
modello full electric del segmento E-Luxury di Riva. Questo motoscafo di 27 piedi fonde il
design iconico del marchio con tecnologie di propulsione avanzate. Dotato di un
motore elettrico e batterie al litio ad alta densità, il Riva El-Iseo è
certificato RINA in Categoria B e garantisce una navigazione a zero emissioni,
segnando una pietra miliare nel settore. Parallelamente, il secondo modello
della gamma INFYNITO, Ferretti Yachts INFYNITO 80, rappresenta un equilibrio
perfetto tra comfort, privacy ed eco-sostenibilità. Grazie a spazi esterni
protetti significativamente superiori alla media del settore e a un design
orientato al benessere e alla versatilità, la gamma INFYNITO esprime al meglio
la nostra visione green”.
Sostenibile
il prodotto finito, e la filiera?
“Oltre al prodotto, lavoriamo costantemente per modernizzare i processi
produttivi e i materiali impiegati. Investiamo nell’utilizzo di
materiali innovativi, leggeri ed ecologici, aumentando la percentuale di
componenti riciclabili. Questo approccio ci consente di migliorare l’efficienza
energetica e ridurre il peso complessivo delle imbarcazioni, con vantaggi
tangibili in termini di consumi e riduzione dell’impatto ambientale. Infine,
nei nostri cantieri adottiamo pratiche sostenibili per minimizzare l’impronta
di carbonio, contribuendo a creare una catena di produzione più rispettosa
dell’ambiente”.
***
(Paola Jadeluca giornalista di Repubblica per oltre 30 anni,
curatrice del settimanale Affari & Finanza, esperta tra l'altro di vini e
cucina)