La Mercedes
punta su un mega parco eolico per la produzione delle nuove auto elettriche
di Luca
Pagni - Vaielettrico
Il futuro dell’industria automotive tedesca
passa anche dall’energia pulita. Mercedes-Benz e lo sviluppatore energetico UKA
hanno ricevuto il via libera per l’installazione di 20 turbine eoliche presso
il centro prove di Papenburg, in Bassa Sassonia.
Diventerà uno dei più grandi parchi eolici onshore della Germania, con una
capacità complessiva di 140 megawatt (MW).
Auto
elettriche prodotte grazie all’energia ribbnnovabile.
In Germania transizione energetica e mobilità sostenibile vanno di pari
passo. Mercedes ci prova e – come vedremo – non è la sola.L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Nordex Group e Max Bögl
Wind AG, rientra in un Power Purchase
Agreement (PPA) destinato a coprire circa il 20% del fabbisogno annuo di
elettricità di Mercedes-Benz Group AG in Germania. L’entrata in funzione è
prevista entro il 2027, segnando un passaggio chiave nella strategia di
decarbonizzazione della casa automobilistica.
Mercedes-Benz
si è posta un traguardo ambizioso: rendere neutrale in termini di CO2 la
propria rete produttiva entro la fine del decennio. Dal 2022, infatti,
tutti gli stabilimenti di produzione di veicoli in Germania operano già a zero
emissioni dirette. Ora, la sfida è quella di coprire entro il 2030 oltre il 70%
del fabbisogno energetico con energie rinnovabili, attraverso solare, eolico
e nuovi PPA.
Il parco
eolico di Papenburg è solo uno dei tasselli di un
percorso più ampio che prevede anche un grande progetto offshore nel Mar
Baltico. L’obiettivo finale è ancora più ambizioso: raggiungere il 100%
di energia rinnovabile in tutti gli stabilimenti globali entro il 2039.
Come ha
dichiarato Joerg Burzer, membro del Consiglio
di Amministrazione con delega a produzione, qualità e supply chain: “Il
parco eolico di Papenburg rappresenta un elemento
chiave della nostra strategia aziendale sostenibile, sia dal punto di vista
ecologico che economico. L’avvio dei lavori dimostra in modo concreto il nostro
impegno nel tradurre in azioni i nostri obiettivi di sostenibilità, generando
così un impatto misurabile”.
Con i suoi 140
MW, Papenburg diventerà uno dei più potenti
impianti eolici onshore in Germania. Non solo contribuirà alla riduzione
delle emissioni, ma rafforzerà anche l’autonomia energetica a lungo termine
di Mercedes-Benz, un aspetto strategico in un contesto di instabilità
geopolitica e di crescente competizione internazionale sulle risorse
energetiche.
Il progetto
conferma inoltre il ruolo crescente dell’industria automotive nel sostenere
direttamente la transizione energetica tedesca, trasformando i
costruttori non solo in produttori di auto elettriche, ma anche in attori del
mercato dell’energia rinnovabile.
Mercedes-Benz
non è sola in questo percorso. BMW utilizza già da anni quattro turbine
eoliche per alimentare il suo stabilimento di Lipsia, una scelta che ha
anticipato i trend attuali. Volkswagen, dal
canto suo, partecipa alla transizione energetica supportando progetti eolici e
solari in Germania e in altri Paesi europei, con l’obiettivo di alimentare sia
i propri modelli elettrici sia le fabbriche.
Sempre
restando in Germania, Tesla alimenta lo
stabilimento di Grünheide, vicino a Berlino, con una
combinazione di energie rinnovabili, tra cui energia eolica e solare. Elon Musk
ha più volte ribadito la volontà di rendere la gigafactory
autosufficiente dal punto di vista energetico, con impianti fotovoltaici
installati direttamente sui tetti e possibili collaborazioni con fornitori di
eolico.
In Italia, Stellantis (che ha
già siglato diversi PPA in Europa e in Nord America) prevede l’installazione di
grandi impianti fotovoltaici presso stabilimenti chiave come Mirafiori a
Torino. Con l’obiettivo di coprire parte del fabbisogno produttivo attraverso
energia pulita. Parallelamente, in Spagna, lo stabilimento di Saragozza sarà
alimentato da nuovi progetti solari ed eolici sviluppati in collaborazione con
Iberdrola.
E
concludiamo con Toyota. La
casa giapponese, storicamente pioniera dell’ibrido, sta investendo in
rinnovabili per supportare la transizione verso l’elettrico. In Europa, lo
stabilimento di Burnaston (Regno Unito) ha già
ridotto sensibilmente le emissioni grazie a un ampio parco solare; in Nord
America, Toyota ha avviato un accordo con il colosso energetico Shell per
progetti legati all’eolico in Texas
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(Luca Pagni
è stato per anni redattore di punta del quotidiano La Repubblica e adesso colllabora con www.vaielettrico.it)