IL RITORNO
DI GIORDO, PER COSTRUIRE L’AEREO PIÙ GRANDE DEL MONDO
di
Gianni Dragoni
ROMA (Poteri
Deboli) - Giuseppe Giordo guiderà le attività italiane di Radia,
l’azienda aeronautica americana che sta sviluppando il progetto per costruire
l’aereo per trasporto merci più grande del mondo, il WindRunner.
Radia ha scelto Giordo come presidente e Ceo (amministratore delegato) delle
attività italiane.
Al vertice
di Radia
“Questa scelta
strategica segna un passo importante nell’espansione di Radia in Europa
e sottolinea il suo impegno nell’accelerare l’implementazione di energie pulite
e l’innovazione nella logistica della difesa attraverso la leadership
industriale europea”, ha detto la start up che ha sede a Boulder, in Colorado e
ha una base europea ad Amsterdam.
I trascorsi
in Finmeccanica
Un incarico di
peso per il manager che ha una vasta esperienza internazionale nell’industria
aeronautica e della difesa. Nato a Treviso nel 1965, Giordo ha lavorato per
30 anni nel settore, è stato a lungo nell’ex Finmeccanica, oggi Leonardo,
nella quale ha guidato le attività in Nord America (presidente e a.d. di Alenia North America) in un periodo di espansione
per il gruppo pubblico, all’epoca in cui era guidato da Pier Francesco
Guarguaglini. Da giugno 2010 a marzo 2015 è stato a.d.
dell’aeronautica di Finmeccanica, a capo di Alenia Aermacchi. Non è stato
confermato nell’incarico da Mauro Moretti nel marzo 2015 ed è uscito dal
gruppo Finmeccanica, vittima di una delle periodiche lotte di potere che
scandiscono la vita dei colossi industriali di Stato.
Il supercontratto Eurofighter in Kuwait
Giordo aveva
avuto un ruolo decisivo nelle trattative con il Kuwait per vendere 28
Eurofighter, un contratto da 8 miliardi di euro che ha salvato i conti di
Alenia e di Finmeccanica, firmato da Moretti nel 2016 durante il governo di Matteo
Renzi.
Gli
incarichi a Praga e in Arabia Saudita
Nel maggio
2016 Giordo è atterrato a Praga, alla guida di Aero Vodochody,
azienda aeronautica di addestratori dell’ex blocco sovietico, posseduta da
investitori privati, il fondo Penta. In gennaio 2018 è stato nominato consigliere
di amministrazione della nuova holding industriale dell’Arabia Saudita, Sami,
costituita dal fondo sovrano Pif per sviluppare l’industria aeronautica di
Riyadh. Nel marzo 2019 Giordo ha lasciato l’azienda di Praga, a novembre dello
stesso anno è entrato in Fincantieri, come direttore generale della
divisione navi militari, chiamato dall’allora a.d. Giuseppe
Bono, con il quale successivamente ci sono state tensioni. Nel 2022 Giordo
ha lasciato Fincantieri.
Partner
industriali
Radia ha detto
che continua a collaborare con le principali aziende aerospaziali europee, tra
cui Leonardo, la spagnola Aernnova e la Magroup dell’imprenditore Paolo Graziano, che nel
novembre scorso ha firmato un accordo per fornire i carrelli del velivolo, per
promuovere lo sviluppo del WindRunner. “Queste
partnership, insieme agli impegni pianificati in Francia e Germania, potrebbero
generare fino a 3,7 miliardi di euro di investimenti e creare oltre 4.000
posti di lavoro altamente qualificati in tutta l’Ue nei prossimi cinque
anni”, ha detto Radia. “Oltre alle attività di Amsterdam, l’Italia fungerà da
hub chiave per le attività europee di Radia”.
Leonardo
costruirà la fusoliera
Giordo avrà un
ruolo chiave nel gestire l’industrializzazione dell’ambizioso progetto e la
definizione degli accordi industriali con i partner. Stando agli annunci fatti
da Rada nel luglio 2024, Leonardo costruirà la fusoliera del futuro aereo, la
produzione dovrebbe essere fatta nello stabilimento pugliese di Grottaglie,
messo in ginocchio dalla crisi di Boeing nella produzione del grande velivolo
passeggeri B787. Le ali verranno realizzate dalla spagnola Aernnova.
Mark Lundstrom, a.d. di
Radia, ha detto che “l’Italia si sta dimostrando un partner chiave.
Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Giuseppe alla guida dei nostri sforzi
in Italia. La sua comprovata leadership nei settori aerospaziale e della difesa
sarà determinante per l’espansione di WindRunner nei
mercati globali”.
I compiti
di Giordo
“Sono onorato
di entrare a far parte di Radia in un momento così cruciale per
l’innovazione globale nei settori dell’energia e della difesa“, ha dichiarato Giordo. “La
visione e l’ambizione dell’azienda, supportate da una tecnologia rivoluzionaria
come WindRunner, rappresentano una missione audace e
significativa. Non vedo l’ora di mettere a frutto la mia esperienza per
contribuire a realizzare soluzioni sostenibili e di grande impatto a benefici
odi industrie e comunità in tutta Europa e oltre”.
Tabella di
marcia
Secondo Rada
il nuovo aereo dovrebbe essere operativo nel 2027, è progettato per
impiego sia militare sia civile. Ma c’è ancora molto da fare per raggiungere
l’obiettivo. L’azienda sottolinea la capacità di trasportare carichi di enormi
dimensioni, come le pale per turbine eoliche di nuova generazione, lunghe un centinaio
di metri. Secondo il progetto il WindRunner sarà
lungo 108 metri e alto 28 metri, avrà una capacità di carico 12 volte quella
del Boeing 747 cargo. Il WindRunner sarebbe più
grande anche del maggior aereo merci finora costruito, l’Antonov 225 Mryia, costruito dalla Antonov, azienda dell’Ucraina, in
origine era sovietica. L’Antonov era lungo 88,4 metri e alto 17 metri, è stato
distrutto il 27 febbraio 2022 in un attacco della Russia all’aeroporto di Hostomel, vicino a Kiev.
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(Poteri Deboli
www.giannidragoni.it)