TRIBUNA
ANDREA
VIANELLO LASCIA LA RAI DOPO 35 ANNI
di
Antonella Baccaro
ROMA (corriere.it - estratto) -
Un addio alla Rai nel giorno della Liberazione, per coincidenza, anche quello
del suo 64esimo compleanno. Andrea Vianello,
giornalista, dirigente della tv pubblica e volto noto al pubblico, ha reso nota
la propria decisione via X, con poche righe di commiato: «Dopo 35 anni di vita,
notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze
incredibili, ho deciso di lasciare la "mia" Rai. Accordo consensuale.
Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò
sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».
Consultata,
l’azienda conferma che Vianello avrebbe aderiton
all’incentivazione per il prepensionamento, senza nessun vincolo circa i suoi
eventuali impieghi futuri. Il clima dell’addio viene definito «sereno».
Il giornalista
dall’aprile 2024 operava alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato,
Giampaolo Rossi.
Con l’avvento
della nuova gestione di centrodestra, nel 2023 era stato spostato dalla
direzione dalla Testata Rai Giornale Radio e di Rai RadioUno,
cui teneva molto, alla direzione generale della Tv di Sanmarino.
Una decisione che gli era pesata moltissimo. L’incarico era durato fino a marzo
2024, quando Vianello presentò all’allora ad Roberto Sergio (che gli succederà)
le proprie dimissioni “immediate e irrevocabili”. I conti della tv del Titano
versavano in pessime condizioni già prima dell’avvento di Vianello, situazione
che Roberto Sergio, di recente, ha dichiarato di aver messo sotto controllo.
Dura la nota
del Cdr del Tg3 che «apprende con rammarico e preoccupazione che anche Andrea
Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai». Secondo il
sindacato, «è l’ennesimo collega di grande livello che viene messo ai margini
dall’azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un
progressivo svuotamento di identità».
(….)
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(Estratto
dell'articolo di Antonella Baccaro per il Corriere della Sera)